TREKKING DI 2 GIORNI REALIZZATO E DESCRITTO DA MASSIMO SOLCI DI RODIGO (MN) foto di Claudia Bersanetti
1° GIORNO
Dalla stazione ferroviaria di Mantova si prende a sinistra per Via Solferino e San Martino, passando per piazza San Francesco, via Fratelli Bandiera, via Verdi e arrivando in Piazza Mantegna sulla quale prospetta la basilica di Sant’Andrea di Mantova. Sul sagrato della basilica si passa verso sinistra una porta proseguendo per un vicolo che porta in piazza L. B. Alberti in fondo alla quale si prende a destra vicolo Leon d’Oro che porta a Piazza Broletto. Si prosegue per via Broletto, piazza Sordello, piazza Castello, piazzetta di Santa Barbara piazza Paccagnini, via Scuderie Reali e via Teatro Vecchio, piazza Arche e arrivando sul Lungolago Gonzaga, 0h40′.
Si segue la pista ciclabile in direzione Nord e dopo 300 metri ci si sposta a sinistra sulla ciclabile più alta che segue la statale per Legnago. Arrivati sulla sponda opposta del lago inferiore si attraversa la strada e la si lascia girando a sinistra a fianco di un antico torrione noto come “Casa di Sparafucile” in cui, secondo l’opera lirica, Sparafucile uccise Gilda figlia di Rigoletto. La pista ciclabile segue la riva del lago in ambiente naturale arrivando ad un bivio dove si va a sinistra verso la riva del lago. Costeggiata buona parte della riva del Lago di Mezzo si rientra all’interno inserendosi in una nuova ciclabile che passa dietro gli stabilimenti della ex Cartiera Burgo il cui edificio principale, sospeso fra quattro possenti piedi di cemento, è opera dell’ing. Pier Luigi Nervi. Superato un canale su un moderno ponte di alluminio si arriva alle prime case di Cittadella dirigendosi a sinistra (SO) anche se un cartello indica strada chiusa. La strada da asfaltata diventa selciata e arriva a Porta Giulia in cui si trova il monumento ad Andeas Hofer, simbolo dell’indipendenza del Sud Tirolo, qui giustiziato dai soldati napoleonici, 1h20′-2h00′.
Si va verso Nord (destra) passando la statale, poi a destra in direzione di Verona per circa 100 metri per poi svoltare a sinistra in via Giovanni Bono e superato un passaggio a livello si percorre verso sinistra via Darsena. In fondo inizia la pista ciclabile che verso Est transita a fianco dei resti in parte urbanizzati delle mura delle fortificazioni austriache, per sbucare sul Lago Superiore con un affascinante percorso su palafitta tra folaghe, germani, gallinelle d’acqua e svassi.
Seguendo la pista ciclabile sull’argine panoramico si passa dietro la stazione ferroviaria di Mantova e passato il Cippo che ricorda i Martiri Risorgimentali italiani impiccati dagli austriaci si accede ai Giardini Belfiore. All’estremità Ovest si trova un parchetto con panchine in cui è possibile sostare per un riposino, 1h00′-3h00′.
Si percorre Via Pascoli in mezzo a ville che in pratica hanno privatizzato la riva del lago alla fine della quale si prende a destra un sentiero voluto dal WWF che torna sulla riva del lago fra filari di alberi che in prossimità della località Angeli piega verso sinistra attraversando un tratto in trincea e dopo due curve sbuca su via Aldriga e la statale 10 che dobbiamo seguire verso destra. Bar in cui è possibile sostare, 0h40′-3h40′.
Si segue ora la statale sulla pista ciclabile alla sua destra in alcuni tratti ancora in costruzione (2013) arrivando al bivio in cui verso destra ci dirigiamo al Santuario delle Grazie (bar),1h20′-5h00′, visitato il quale verso Ovest per via Cantarana si segue il ciglio della scarpata che delimita la valle uscendo dal borgo sulla pista ciclabile in vista dei canneti e dei meandri del Mincio. Oltrepassato il “Punt Arvers” (Punto Rovescio) sul canale Osone si costeggia il primo bosco creato dal Parco del Mincio e si ritorna sul salto fra la valle e la pianura nei pressi dell’Abitato di Rivalta sul Mincio. Seguendo Via Arrivabene e i cartelli per l’Ostello, e infine per via Porto si arriva all’Ostello del Mincio in cui si può pernottare, 1h00′-6h00′.
Ostello del Mincio – via Porto, 23-25 Rivalta sul Mincio (MN) – www.ostellodelmincio.it – info@ostellodelmincio.it – tel. 0376/653.924 – cell. 340/930.05.09. Per la cena si consiglia l’Hosteria del Mincio, strada Francesca Est, 72, tel. 0376/65.32.91, a seicento metri dall’Ostello che ha una cucina tipica mantovana.
2° GIORNO
Dall’ostello ci si porta in via Zibramonda e verso destra per via Settefrati si arriva all’incrocio con la strada Camignana seguendo la quale per tre chilometri si giunge alla Corte Bell’Acqua di Sotto, tra distese di campi, laghetti e montagne di ghiaia. Passato un ristoro turistico si arriva alla Corte Bell’Acqua di Sopra di impianto seicentesco, 1h30′, passata la quale si scende a destra con una capezzagna nell’alveo del Mincio che poi curva a sinistra. Si passa un canale si curva a sinistra e lo si costeggia fino ad arrivare con una breve salita sull’argine del Mincio dove si svolta a destra (NE). Si arriva in breve allo sbarramento che permette di convogliare l’acqua nel canale Diversivo che lo affianca sulla sinistra. 0h40′-2h10′.
Con un ponte si passa il Mincio e poi si segue la riva destra del Diversivo, si passa un ponte e al secondo, verso sinistra lo si attraversa sulla la strada che porterebbe al borgo di Maglio, ma subito dopo si segue la riva sinistra del Diversivo arrivando in prossimità del paese di Soave alla confluenza col canale sempre cementato proveniente da Marengo. Lo stradello curva di 360 gradi e giunge sulla strada che unisce Maglio a Soave (via Maglio) attraversando un altro ponte e abbandonando la strada che segue il canale. Dopo un quartiere artigianale a destra e la cartiera dismessa di Soave a sinistra si arriva a una bella corte agricola chiusa da muri con antiche stalle di sassi di fiume, 1h40′-3h50′.
Passato il paese di Soave per Via della Libertà(bar), dopo una grande fabbrica di prefabbricati in abbandono che si passa sulla destra si attraversa l’ennesimo ponte sul Diversivo e ci si inoltra per la strada (con annessa pista ciclabile) a destra del canale fino in prossimità di Corte Canfurloneche si attraversa in direzione SE, imboccando una capezzagna alberata. Dopo un lungo rettilineo la capezzagna piega a destra (Nord) poi a sinistra (Est) e attraversa la corte Prada Bassa dove insieme a stalle moderne sorge una monumentale ed abbandonata antica stalla attorniata da residenze rurali ristrutturate. Si prosegue per una strada asfaltata e si tocca l’agriturismo San Girolamo, sorto nell’edificio di un antico mulino, si volge a destra andando ad attraversare la provinciale Soave-Mantova. Si arriva a lambire la statale per Brescia e di qui, volgendo a destra la ciclabile arriva con un giro iin senso orario al parcheggio coperto da pannelli fotovoltaici della Canottieri Mincio dove piegando a sinistra si arriva a via Darsena, che abbiamo già percorso il giorno prima. Verso sinistra si percorre la ciclabile una seconda volta avendo l’attenzione, una volta in vista di un chiosco, di sottopassare verso sinistra i binari e poi seguirli fino ad arrivare, a fianco della rotabile, al piazzale antistante la stazione ferroviaria di Mantova, 2h10′-6h00′.