L’escursionista Editore. Formato 13,5×21, 175 pagg. euro 20.00
E’ una delle più lunghe fra le 10 alte vie che attraversano da nord a sud l’intero territorio dolomitico e senz’altro una fra le più belle. Un po’ più difficile dell’alta via N. 1, in quanto certi tratti attrezzati con cavi non possono essere evitati, attraversa le magnifiche Odle, il solitario altopiano del Puez, il vasto, elevato gruppo del Sella, aggirando poi i ghiacciai perenni della Marmolada, la regina delle Dolomiti. Impiega due giorni per scavalcare le straordinarie Pale di San Martino, rossastre all’alba e al tramonto e percorrere infine l’aspra cresta delle Vette Feltrine, che prelude all’arrivo al limite settentrionale della pianura veneta.
Paolo Cervigni ha descritto tutti i sentieri dell’Alta Via da Bressanone a Feltre suddivisa in 15 tappe del percorso base, lungo 170 chilometri, 8 varianti, più i percorsi facili che conducono alle cime principali, in modo da permettere ad ogni escursionista di scegliere il tracciato più adatto alle sue esigenze ed al tempo a disposizione.
Le schede delle tappe sono corredate da cartine topografiche, tutte in scala 1:25.000, che coprono l’intero tracciato, le varianti, e le salite alle cime, dai grafici altimetrici di ogni frazione e da tutti i dati relativi a lunghezza, difficoltà e tempi di percorrenza, più una serie di informazioni utili all’organizzazione della gita ed alla possibilità di pernottamento, ogni sera, in una delle numerose e frequentatissime attrezzature ricettive presenti lungo il percorso.
Una guida indispensabile per poter pianificare attentamente a casa la propria alta via, che ti segue puntualmente lungo tutto il percorso non solo per non sbagliar strada, ma per capire tutto ciò che si incontra lungo il sentiero.
Le numerosissime, belle foto, all’andata aiutano ad approcciarsi agli ambienti da agresti a severi che si attraverseranno e al ritorno a ricordare adeguatamente un percorso indimenticabile, che scavalca cinque gruppi fra i più belli delle Dolomiti, che per la loro unicità sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’umanità.