Anello del Lago Santo

 

 

Consta di un libro formato 12×17 cm, di 64 pagg., tutte a colori, con numerose foto e box di approfondimento, con allegata cartina 1:25.000 , formato 70×100 cm, di tutto il territorio dell’alto Appennino modenese, dall’Abetone  al passo del Giovarello e verso Nord fino a Palagano e Montefiorino. La cartina comprende tutti i sentieri segnati e non, percorribili nel territorio preso in considerazione. Sulla cartina sono evidenziate tutte le emergenze e le strutture ricettive presenti nella zona con approfondimenti e dettagli sul librettino.

L’Anello del Lago Santo  descrive un trekking di sette giorni, adatto a tutti, con tappe da 5 a 8 ore di marcia, con partenza da Palagano. Nella prima tappa si attraversa il torrente Dragnone e si sale sulla rupe ofiolitica del Monte Calvario, dalla quale si raggiunge la cima del Monte Modino. Di qui si cala a pernottare a Frassinoro. La seconda è la tappa più lunga, che permette di percorrere un tratto della Via Bibulca fino a Mercato Vecchio poi, dal Dragone si sale  sulle cime dell’Alpesigola e del Sasso Tignoso, da dove si scende a dormire a Sant’Anna Pelago. Si raggiunge il crinale tosco-emilinano nella terza tappa, attraversando la magnifica plaga a mirtillo di Monte Albano e si segue il crinale roccioso fra Emilia e Toscana fino al Passo della Porticciola. Di qui si attraversa una valle con evidenti erosioni glaciali e si raggiunge il Lago Santo, dove si può sostare nei tre rifugi in riva al bellissimo specchio d’acqua. Nella quarta tappa si sale sul Rondinaio, sul Tre Potenze e sul Monte Gomito, le tre cime principali che segnano questo tratto di spartiacque fra la Toscana e la Pianura Padana. Dal Gomito di scende a Faidello o Dogana percorrendo anche un tratto della settecentesca Via della Foce. Si va a visitare Fiumalbo, uno dei più bei paesi dell’Appennino, nella quinta tappa.; di qui si sale all’Alpicella del Cimone, dove il percorso si congiunge con l’Anello del Cimone, descritto in altra analoga guida. Una discesona fra radure e faggete ci porta a dormire a Riolunato, il terzo storico paese attraversato dal trekking. Con un percorso selvaggio, guadato lo Scoltenna, si sale a Castellino e Serpiano, e di qui al Passo di Cento Croci. Sulla Via Vandelli si raggiunge Barigazzo dove si pernotta. Nell’ultima tappa si raggiunge la cima del Monte Cantiere, si cala a Boccasuolo, quindi di qui, attraverso un sentiero che taglia i rupestri Cinghi, si torna a Palagano. Un percorso non solo fra la natura, ma anche fra la storia e la cultura dell’Appennino settentrionale.