periodo consigliato primavera-autunno-inverno
Non so se si possa definire un escursionista il “soggetto” nella foto a fianco; certo é il signore indisturbato del tratto di strada intorno a Casa Silvestro. Ti viene incontro, ti squadra da lontano, accelera il passo quando ti incrocia e scompare. Te lo rivedi arrivare da dietro, sempre a distanza di sicurezza, dalla parte opposta, ti accompagna per un bel tratto, stando sempre lontano, scodinzolando felice, e quando sei già tranquillo per la sua presenza, alla chetichella si allontana nei boschi a fianco: il suo regno. Se fai un movimento brusco si spaventa lui, forse per la sagoma inconsueta di noi bipedi ingobbiti dallo lo zaino?
L’itinerario é dedicato ai genitori con bimbi piccoli, in carrozzina o nello zaino, da percorrere nei periodi non assolati, primaverili od autunnali. Per i “grandi” é adatto (nel tratto più lungo) solo in inverno e per chi non vuol pestar neve, perché si sviluppa in toto su stradine asfaltate, carrarecce e mulattiere a solatio dove la neve non resiste se non nei periodi più “cattivi” dell’inverno. Il panorama sull’alto crinale é uno dei più belli di tutto l’Appennino.
E’ un anello che parte dalla chiesa di Trentino di Fanano. Per arrivarci, dall’uscita dell’Autosole di Modena Sud si tocca Vignola, Marano e per la Fondovalle Panaro si va verso Fanano. Passato il ponte sullo Scoltenna al Mulino del Leo, dopo 5 km si devia a destra e, lasciando a dritta la strada per Rocchetta, si sale a mancina parcheggiando a fianco del camposanto di Trentino. A Trentino: bar-ristorante-locanda-negozio di generi alimentari Romana (tel. 0536-67067) dove ci si può riposare prima e dopo (le ore di marcia sono quelle per i “grandi” e quindi coi bimbi calcolarne circa il doppio, più le dovute fermate per far piacere la gita anche a loro).
Fra la chiesa di Trentino e la trattoria Romana, saliamo alla strada per Sestola che lasciamo subito per prendere a destra via Castellina, che ci conduce a monte del borgo di Casa Gallo dove scendiamo a destra per via Messerantonio, ( a un bivio a destra) fino a toccare Casa Silvestro, 0h20′.
Si sale a Casa Cottica, dove si scende a destra ad un bivio in cui si infila una sterrata che verso sinistra tocca una sorgente con abbeveratoio e raggiunge una casa bianca contrassegnata dal civico 10 e un bivio poco evidente. Lasciamo la strada e saliamo a sinistra della casa bianca con una carrareccia fra un prato (qui sono avvantaggiati quelli con lo zaino rispetto ai passeggini) che passa a monte della casa soprastante, e raggiunge un incrocio, in località La Costa, con una maestà posta sul crinale alberato, m. 821, 0h30′-0h50′.
Saliamo di fronte con una strada ghiaiata (civico 35) che segue la dorsale, panoramica su tutto l’alto crinale dal Corno al Cimone, fino a due abitazioni dalle quali si prosegue sull’antica strada che scavalca una elevazione alberata e scende ad un passo a fianco di una casa recintata. Bella vista a dritta anche sul monte di Gaiato ed alla sua destra sull’altopiano dove si scorge il campanile e la chiesa di Sasso Guidano; ancora a destra la valle del Panaro, poi i Monti della Riva ad Est dei quali sorge il paese di Zocca.
Seguiamo la strada asfaltata (i passeggini in vantaggio!) verso destra che raggiunge Cà Nova, m. 897, dove l’asfalto termina. Si continua su sterrata in leggera discesa che passa a valle di seconde case e va a guadare un fosso, dal quale si guadagna qualche metro di quota per scavalcare una dorsale nei pressi di una casa rurale, portandosi in versante Fanano. La stradetta raggiunge un vicino bivio (civico 900) dal quale scendiamo a sinistra con un’asfaltata (a un bivio a destra) con un bel panorama ora anche su Sestola, che ha dietro, a sinistra la Calvanella e a destra il monte Cervarola. Dopo un tornante si cala al borgo di Casa Berri dove si passa una maestà, una fontana e si arriva al bivio con la strada che collega Trentino a Poggioraso, 1h00′-1h50′.
Seguiamo la strada in discesa solo per 10 metri per prendere a destra una carrareccia fra i campi che verso Sud incrocia la strada per un bed & breakfast e prosegue (un po’ a sinistra) dritta, scendendo a fianco di una casa, ad un incrocio nel borgo il Casello, dove lasciamo a destra l’itinerario più lungo per i “grandi”, e d’inverno. Seguendo la stradina asfaltata verso sinistra, in moderata discesa, si arriva a Trentino, sbucando proprio di fronte alla chiesa, dopo un’ultima impennata, dove si può verificare se arriveranno prima coloro che hanno spinto i passeggini oppure chi ha optato per lo zaino porta bambini, 0h30′-2h20′.
Paolo Cervigni
Carto-bibliografia
C.A.I. – Modena:- Nuova carta dei sentieri Appennino modenese in scala 1:25.000
Paolo Cervigni: Guida ai sentieri Alto Appennino Modenese- L’escursionista Ed. p.p.